Essere strega, sentirsi strega, essere attratte dalla figura della strega è una cosa seria.

Perché chi, per un motivo o per un altro è rimasta impigliata nella rete della strega, ha almeno una domanda da porsi: perché?

Indagando alla ricerca di una risposta, si scopre che la mente dimentica, ma le mani, il cuore, la pancia no, loro non dimenticano. E il sapere della strega, è un sapere che è appartenuto alle donne per millenni: per quanto la nostra mente abbia dovuto dimenticare perché roghi e disapprovazione sociale facevano dannatamente paura, le nostre mani no, il nostro cuore neppure, il nostro stomaco mai. E le une e e gli altri ci riportano sempre indietro, perché il loro desiderio più forte è che anche la nostra mente ricordi di quando, molte generazioni prima la nostra natura di strega si esprimeva con naturalezza.

Di questo e di altro parleremo durante l’anteprima ai due seminari che la Janas Academy dedica alla strega: Strega e Guaritrice, simboli e segni di un antico archetipo & La strega in Sardegna, tutte le immagini del mito.

 

Risveglia i tuoi talenti da strega con i seminari Janas Academy

L’8 novembre alle 20,30 saremo online sul mio profilo FACEBOOK e INSTAGRAM per un anteprima gratuita ai due seminari alla conclusione della quale si apriranno le iscrizioni ai due incontri. Se vuoi far parte del cerchio collegati alle 20,30 e goditi lo spettacolo.

Fascio erbe streghe sardegna
                              Fascio erbe streghe Sardegna

Sai perché sono così orgogliosa di poter raccontare questa storia. Il primo motivo è che questa è una storia di potere, chi la assimila e ne diventa consapevole vedrà realmente migliorato il propri rapportarsi con la realtà.

Mirella l’anno scorso mi ha scritto: “Grazie, perché hai dato risposte a molte domande che io non avevo mai avuto il coraggio di pormi. Ora ho la sensazione di conoscermi meglio“.

Il secondo motivo è il più importante: le mie antenate non potevano raccontare queste storie, ma lo avrebbero voluto fare. Hanno vissuto in silenzio in attesa che una delle loro donne parlasse. E io che ora posso, non starò zitta. Mai più.

Ci vediamo online.